Lei è Yoko Otsuka.

Ho conosciuto Yoko alcuni anni fa quando, insieme ai suoi due bambini, ha scelto di intraprendere un viaggio di conoscenza ed esperienza del metodo Reggio Emilia Approach nella città di Reggio Emilia. All’epoca lavoravo come educatrice nella sezione di scuola dell’infanzia nel nido scuola che l’ha accolta.

Da quell’esperienza siamo rimaste in contatto, perchè diciamocela tutta: quanto è bello incontrare e condividere esperienze con qualcuno che può regalarti diversi punti di vista che arrivano direttamente da realtà sociali e culturali molto diverse da quello a cui siamo abituati?

Ci siamo scambiati diversi messaggi per anni. Questo anche durante la pandemia curiose di capire e conoscere come entrambe le realtà, quella italiana e quella giapponese, stavano vivendo questa nuova e difficile situazione.

Quando a novembre dello scorso anno (2022) ho scelto di concludere la mia esperienza lavorativa a Reggio Emilia e di partire per il Giappone ci siamo subito sentite per organizzare un incontro! Non potete immaginare la bellezza di ritrovarsi nuovamente, questa volta dall’altra parte del mondo!

Ci siamo incontrate in un bar per un caffè per poi proseguire la serata in un ristorante giapponese a base di sushi, che io adoro!

Abbiamo condiviso pezzi di vita vecchi e nuovi chiacchierando di esperienze personali e professionali, abbiamo parlato tanto di educazione! (ovviamente le attitudine personali e professionali non restano a tacere per molto) e abbiamo iniziato a fantasticare su quante possibilità educative potevamo creare qui sul territorio giapponese mettendo insieme entrambe le nostre competenze e immaginandoci dentro ad un piano più ampio di connessioni italo-giapponesi.

La scuola dell’infanzia nella quale lavora ci ha aperto subito le sue porte offrendoci la possibilità di creare proprio al suo interno nuove esperienze educative.

E così abbiamo fatto! Ed è così che abbiamo intenzione di continuare a fare!

Entrambe ci rendiamo conto della bellezza di ciò che stiamo realizzando a piccoli passi e di quanto davvero, l’educazione ed il suo valore, ha bisogno di ampi spazi di pensiero e occasioni di agire concreto.

Quando due teste, quattro mani e due nazioni si mettono insieme possono nascere solo cose belle!